CASSANDRA NON E’ SOLA
dal Progetto SOLIT’ARIA
di e con Paola Tortora Voce e Corpo Narrante SECONDO MOVIMENTO
Testi tratti da Seneca, Licòfrone, Crista Wolf
Supervisione drammaturgica Manrico Murzi
Traduzioni dialetto cilentano Maurizio Tortora
Suggestioni sonore Luca Urciuolo
Trucco Liliana Esposito
Abito di scena Gaetano Miglioranzi e Rosa Cammarosano
Luci e tecnica Massimo Vesco
Scrittura Creazione e Regia Paola Tortora VINTULERATeatro
Dedico questa creazione a mia sorella, Velia.

“Tutto ciò che serba nel cuore e nella memoria,
ascoltalo e rifletti con mente acuta,
indaga gli enigmi oscuri, percorrendo le vie,
dove un’orma chiara per una strada diritta
possa fare da guida nel buio.”
Secondo movimento dedicato al mito di Cassandra.
Cassandra non è sola, non lo è mai stata, abitata com’è da egregore, incanti, ombre terrene e divine che pervadendola, la guidano nell’invisibile. Incarnando e rievocando in lei misteri e vaticini, gli spiriti all’uomo ignaro, parlano. Con occhio interiore e vigile la profetessa Troiana visita quest’epoca “artefatta” e “distanziata”, come un animale che all’indicibile vuole ululare, con ferocia e tenacia, assalendo l’odierno torpore, per ricordare ancora una volta all’uomo che nel buio delle cose non c’è solo sventura, ma anche luce viva. Così Cassandra si concede all’ignoto e come ogni Mito diviene memoria che si ripete all’infinito, fiamma per un verbo che arde, brucia, divora! Perché lei sa che le parole, come pietre sonore, si scolpiranno fra le pieghe del muto dolore, per far emergere l’eco soffocata del mondo. Perché lei sa, che “non nell’imperturbabilità si può trovar salvezza, il brivido è istinto d’umanità e per quanto il mondo cerchi di avvelenargli quell’istante, l’uomo, quando è commosso, ha il senso profondo del Prodigio!”

Pandemia e Teatro. L’Azione.
Durante la pandemia limitata forzatamente da uno spazio chiuso, ho creato la partitura ispirandomi ad un elemento liberatorio: il vento. Tutto si svolge volutamente e solo, lungo le direzioni di una bussola immaginaria, grazie alla quale lo sguardo di Cassandra viaggia nel tempo. Tutti i venti che la travolgono rianimano in lei forme classiche e figure antiche; mentre parole e carne danno vita ad un corpo intrappolato si, ma dallo spirito ardito e illimitato.
Paola Tortora
